Progetto ISIDE Calabria
Percorso formativo condiviso e federato per la Safety&Security dei luoghi della cultura MIC della Regione Calabria
Il progetto “ISIDE Calabria. Percorso formativo condiviso e federato per la Safety&Security dei luoghi della cultura MIC della Regione Calabria” prevede l’erogazione di attività formativa, teorica e pratica, a favore del personale del Parco Archeologico di Sibari con l’obiettivo di accrescerne le competenze nei settori della Safety&Security a maggior tutela del patrimonio culturale.
Il progetto è finanziato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Legalità 2014-2020, (Asse 5 – Migliorare le competenze della PA nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata, Azione 5.1.1 – Azioni di qualificazione ed empowerment delle istituzioni, degli operatori e degli stakeholders, Sotto-azione 5.1.1.A – Azioni di formazione per la prevenzione e il contrasto dei reati emergenti, reati in evoluzione e reati anche di rilievo internazionale), e ne è previsto il completamento con i fondi del Programma Operativo Complementare (POC) Legalità 2014-2020. Il budget complessivo del progetto è pari a 8.294.278 €, di cui 8.115.546,25 € del PON e 178.731,75 € del POC.
Per supportare gli operatori della Safety&Security che sono sottoposti costantemente a situazioni stressanti, è di fondamentale importanza garantire un’adeguata formazione, teorica e pratica, con l’obiettivo di creare e diffondere una comune cultura della sicurezza (intesa sia come Safety che come Security) diminuisce notevolmente il livello di rischio complessivo di qualunque organizzazione ed aumenta il relativo livello di sicurezza, anche in riferimento ad emergenze di vario tipo, incluse quelle sanitarie. Il progetto è stato concepito seguendo un approccio simile a quello del progetto ISIDE Campania ed è stato strutturato in modo da essere modulare, flessibile e scalabile. Questo permette di adattarlo con facilità ad altre Regioni italiane e, se necessario, anche a territori o siti situati al di fuori dei confini nazionali.
I destinatari delle attività progettuali sono:
- il personale delle Amministrazioni – non solo di vigilanza – che in base alle specificità del proprio ruolo nel processo di Gestione della Sicurezza (GdS), è coinvolto operativamente nella gestione, incluso quello derivante da emergenze sanitarie, e ai relativi controlli;
- gli operatori ALES; società in house del Ministero della Cultura, che svolgono attività di supporto che hanno come obiettivo la tutela dei beni culturali;
- Polizia di Stato e Carabinieri coinvolti nelle attività di monitoraggio, controllo e sicurezza.
La formazione viene effettuata in modalità federata su scala regionale (tra i principali luoghi della cultura)
attraverso l’utilizzo della piattaforma di gestione (SMI – Smart Mapping Interface) per la quale è previsto lo sviluppo di una specifica release e l’utilizzo di un’adeguata rete di interconnessione tra le sedi destinatarie dell’erogazione della formazione.
La replicabilità del progetto e l’adattamento a diversi contesti sono garantiti infatti dalla circostanza che tutti i servizi e i moduli sviluppati per la formazione si baseranno sull’open source e su protocolli informatici standard. Per quanto attiene la piattaforma SMI, inoltre, anch’essa sarà modulabile in quanto permetterà la connessione ai diversi sottosistemi di gestione e controllo, già esistenti presso le varie sedi MiC, dei dispositivi in campo dedicati alla sicurezza e alla prevenzione del crimine.
Grazie agli interventi già realizzati o in fase di completamento nell’ambito del progetto Safety&Security per il Parco Archeologico di Sibari, si è potuto ampliare, adattare e personalizzare al contesto specifico il modello di progetti analoghi sviluppati in Campania nell’ambito del PON Legalità 2014-2020. Questi interventi, che riguardano siti come il Parco Archeologico di Pompei, il Parco Archeologico di Ercolano, la Reggia di Caserta, la Direzione Regionale Musei della Campania e il Palazzo Reale di Napoli, hanno permesso di consolidare una metodologia e un approccio multidisciplinare integrato. Oggi, questo modello rappresenta un punto di riferimento innovativo per la gestione della sicurezza del patrimonio culturale.
Per ottenere questi risultati, si è adottato un approccio ampio e articolato, mirato alla creazione di un Modello Multidisciplinare Integrato per la Gestione della Sicurezza (MMIGS), che comprende sia gli aspetti di Security che di Safety. Questo modello è stato progettato per essere implementato attraverso un sistema tecnologico integrato (STI), basato sui principi dell’Internet of Things (IoT) e dell’Internet of Everything (IoE). Grazie a questa tecnologia, è possibile connettere persone, dispositivi (come terminali mobili, telefoni cellulari, palmari, sensori di vario genere, attuatori, droni, Wi-Fi, Li-Fi e altri strumenti), nonché dati, informazioni e processi, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, come illustrato nelle figure seguenti.